9 ottobre 2007

toccare i pesci cadaveri mi fa schifo

La ricetta originale prevede di impastare tre uova ogni chilo di sale, un chilo di sale ed un pugno di erbe tritate (tutte le erbe aromatiche che riesci a trovare in casa) ogni mezzo chilo di pesce.
Fatta la pallotta si stende col mattarello e ci si avvolge il pesce cadavere (branzino o orata o dentice o qualsiasi pesce di mare a forma di pesce intero) , poi si inforna a 180 gradi per 35 minuti se è piccolo, 45 se è medio, 60 se è grande.
Alla fine tiri fuori, smadonni per spaccar la crosta di sale e uova e erbe ma finisce che mi ringrazi perchè così buono il pesce non l'hai mangiato mai.
La volta dopo, per risparmiare tempo, fai un fondo di sale nella teglia, poi ci spargi le erbe tritate (oppure compri al supermercato un sacchetto di erbe provenzali secche e spargi quelle) metti il pesce cadavere, lo copri di erbe poi copri il tutto col sale: guadagni un'ora almeno che, se anche a te fa schifo toccare i pesci morti, puoi passare lavandoti le mani ed annusandole e rilavandole e schiacciando un limone che è sempre per le mani ma ti fa venire voglia di martini e allora la smetti, ti riempi un bicchiere, ti metti sul divano e magari sgranocchi qualcosa mentre ascolti i Muriel. E poi di' che non mi preoccupo di farti passare dei bei momenti.

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