19 agosto 2015

pasta al ritorno dalla sicilia

dieci giorni in sicilia, e capisci che (è vero che in sicilia si mangia bene, ma soprattutto che) quello che fa la differenza è la qualità delle verdure. le melanzane, per esempio. sono sempre melanzane, ma a milano hanno lo stesso sapore delle spugne Spontex, mentre in sicilia sanno di... di... di cosa sa una melanzana? non lo so, però è buona.
solo che a milano ci sono le melanzane di milano. fai quel che riesci.
comunque ieri in casa c'era solo una vecchia melanzana, mezzo pacco di paccheri e un vasetto di alici sottolio che mi son portato da marzamemi. lo ammetto, mi sono lasciato abbindolare da uno di quei capannoni che fingono di essere magazzini di pescatori e invece sono dei quasisupermercati, ma quelle acciughe sono comunque buonissime.
comunque (non scrivo da così tanto tempo che son diventato prolisso, e divago) ho tagliato la melanzana a fette sottili, le ho abbrustolite sul disco di ghisa che uso per fare le crépes, le ho tagliate a striscioline, le ho saltate in olio aglio e pomodori secchi. prima di metterci dentro i paccheri ci ho ficcato mezzo peperoncino e qualche acciuga; abbastanza presto per scaldarle, non abbastanza per lasciarle sciogliere.

strano. era buono.