31 gennaio 2008

Lotta contro il surgelato

Ma come, hai la possibilità di comprare gli spinaci freschi e te la lasci sfuggire? E' vero che sono pieni di terra e che l'altra volta ci hai trovato dentro una lumaca viva, ma sono così buoni...
Dunque, prendi qualche ciuffo di spinaci e lavalo bene. Non ti spaventare se ti sembrano tanti: poi cuocendo si appiattiscono e re ne resta nel piatto un pugnetto. Per "lavalo bene" intendo bene bene eh: gli spinaci sono veramente terrosi. Lasciali scolare dall'acqua nello scolapasta e intanto lascia sciogliere in una capiente padella un po' di burro. Quando il burro è fuso butta gli spinaci nella padella e condisci con sale e pepe. Al momento che gli spinaci si sono afflosciati nella padella buttaci dei quadratini di formaggio (la fontina è perfetta) e lascia fondere appena. Se ti piace butta dentro anche un cucchiaio di panna o di latte per far amalgamare meglio.
Lascia cuocere solo pochi minuti e poi versa nel piatto.
Altro che quattro salti in padella!

28 gennaio 2008

ragù di bambino

ci sono gesti che si immaginano e acquistano significato già nella mente, senza nemmeno bisogno di farli diventare reali. sono quelli che partono da un momento reale, e ne sarebbero la naturale continuazione, se non ci fossero ancora degli ostacoli da rimuovere. un generico appuntamento in centro che si trasforma in un doppio acquisto in un negozio, una puntata a comprare il latte che si trasforma in sedano-carne-salsiccia-pummarola. la cipolla e la carota? quelli no, li ho già a casa. ma la salsiccia, non sarà pesante per i bambini? no, ci pensa la cottura a sciogliere i grassi e trasformarli in sapore. allora va bene quella con il finocchio dentro, che alleggerisce e rende più digeribile, io lo chiamo effetto tisana. funziona anche con l'alloro. ci sta bene anche un bicchiere di vino rosso: prima fai il soffritto, poi fai saltare la carne e la salsiccia a fuoco vivo, poi ci metti il vino, sempre a fuoco alto in modo che svapori. poi metti il pomodoro e lasci andare per tutto il tempo che hai. i bambini non lo sentono l'alcool, evapora subito. però non è il caso che si scolino la bottiglia mentre cucini, quello no.
sono solo gesti immaginati, visti con la fantasia come in un film di cui si vorrebbe far parte, si sente l'odore, il rumore, i suoni della cucina. la parte migliore del ragù è l'attesa.

16 gennaio 2008

Io mi voglio bene

E mi prendo cura di me. In un modo sghembo, a volte, tipo perdermi nella mia testa e lasciare il mondo fuori. E anche il supermercato fuori. Ed io mi voglio bene ma può capitare che mi ritrovi con in casa solo una pera passa ed un avanzo di formaggio. Che detto così uno pensa poveretta. Soprattutto chi mi vuole bene, quindi anch'io.
E allora ci si apparecchia la tavola che è anche questo un modo di volersi bene.
Poi si prende uno stampo da plumcake e si mettono sul fondo delle fette di pera, tagliate sottilisottili con il pelapatate. E sopra ci si mettono dei pezzi di toma. E poi di nuovo pera e così via sino alla fine delle scorte. E poi in forno, con qualche bacca verde.
Ed il tortino che ne esce è da condire con olio crudo e pepe.
Perchè ci si può voler bene anche così. Comunque domani vo' a far la spesa.

12 gennaio 2008

LIMONI CONF(L)IT


C’è che per Natale mi hanno regalato, tra le altre cose, un carinissimo libro di cucina, se non fosse che in una ricetta su cinque (proporzione del tutto inventata ma che sta a significare spesso ) appare negli ingredienti 1 limone confit con tanto di asterisco che ti porta a piè pagina dove c’è scritto “ il limone confit è una ricetta di origine marocchina a base di limoni cosparsi di sale e conservati sott’olio. Si può comprare nei migliori negozi di gourmandise. “ No, il buonissimo limone in salamoia ( detto all’italiana altrimenti chiamiamolo citrons confits) me lo faccio da me, o meglio me lo sono già fatta da me alcuni mesi fa ed ora apro il barattolone così preparto : lavare ed asciugare un chilo di limoni non trattati, tagliare le estremità e poi tagliare il limone in quattro per la lunghezza fermandosi uno – due centimetri prima dell’estremità così da ottenere quattro spicchi uniti. Tenere il limone dritto, riempirlo di sale grosso premendo un pochino, depositarlo in un barattolo pulito. Per un chilo di limoni serve un chilo di sale grosso. Finita questa operazione si mette un peso sopra ai limoni  per quattro giorni, passati i quali si aggiunge un cucchiaio di pepe nero in grani e si aggiunge tanto olio quanto basta a riempire il barattolo. Dopo tre settimane è pronto e se volete lo potete vendere ai migliori negozi di  gourmandise.