31 agosto 2009

Sangria Bianca

Metti che ci sia un nuovo utente del blog.
Metti che sia proprio io.
Metti anche che io non abbia idea del modo migliore per presentarmi a quest'allegrissima banda di deliziosi matti.

Metti che si debba preparare qualcosa di diverso dal solito per una festa in campagna, in mezzo al nulla. Qualcosa da bere, specifico meglio.

Si potrebbe ad esempio utilizzare del vino bianco non troppo secco, ad esempio. Aggiungere 1 pesca per ogni litro, sbucciata e tagliata a tocchetti, insieme a 2 mele, 1 arancia a fettine più il succo di una mezza.

Metti che tu abbia sottomano della cannella, qualche chiodo di garofano, menta a sufficienza.

Si potrebbe, ad esempio, mettere a marinare il tutto per 2 orette in frigo molto freddo.

Metti che tu abbia degli amici a cui fare assaggiare il tutto.

Beh, non sarebbe un buon modo per presentarsi?

28 agosto 2009

cucina antica

il nome della ricetta è antichissimo ed è in stretto pugliese e non lo so scrivere. la ricetta anche è antichissima e risale al tempo in cui povere famiglie nell'apparecchiare il desco serale si accorgevano sconfortate di non disporre di nulla per condire il parco desinare, consistente in orecchiette di semola: e allora scuotevano le briciole di antiche forme di caciocavalli stagionati e spremevano le ultime gocciole di olio e e vi apponevano peperoncino.

forse.  insomma, è plausibile. che se no questo trito di formaggio odoroso, mantecato con olio d'oliva e peperoncino, a formare perfetta cremina, l'ho inventato io, di ritorno dal viaggio islandese pastafree e in una casa senza cibarie.

25 agosto 2009

Brazil, lallarallalla lallallà [ma è salsa?]

Se c'è una cosa che mi viene bene son le salse. Credo sia il mio dono, il mischione: raro che ci sia una nota stonata, tutto si sposa, si fonde, collabora.
Molto spesso le spaccio per la più buona della lombardia. Ovviamente tra me e me penso dell'universo mondo ma faccio la modesta.
Bene, stasera mi sono gratificata con la mia salsa tonnata.
È che sto inchiattendo giustogiusto tre settimane prima della prova costume, stolta, e tento di correre ai ripari nutrendomi di verdure [vabbè, lascia stare il calzone che mi sono scofanata a pranzo: sempre detto, io, che le diete si fanno solo a casa].
E mentre guardavo il radicchio che mi spettava per cena e pensavo che avrei aiutato la sua discesa nello stomaco con acqua naturale a temperatura ambiente [hai idea???????] ho pensato che va bene espiare ma il cilicio no!
Dunque ho preso la mia bella scatoletta di tonno, di quelle piccole, un cetriolo sott'aceto, un quarto di limone spremuto, due cucchiai di maionese e poi bzzz.
Ora già ti vedo che storci il naso perchè la maionese già fatta e il cetriolo invece dei capperi. Beh, io ti guardo con sufficienza, aggiungo altri due cucchiai di maionese già fatta e sbatto a riposare in frigorifero quella che già la tua salsa tonnata gliela puppa.
Poi mi distraggo perchè per raggiunger l'eccellenza ci vuol mezzora, ad un certo punto mi riprendo e metto il radicchio sulla piastra elettrica e quando si è grigliato benebene recupero il mio nettare degli dei e ce lo spargo sopra.
A E I O U Y [dai, almeno questa è salsa?]

12 agosto 2009

V per varie

V per vuoi farmi soffrire?.
Perchè i miei spaghetti con le vongole sono buonissimi e se li fai meglio di me io mi mortifico. E vabbè che le vongole del tuo pescivendolo sono più buone di quelle del mio supermercato ma non era quello, era il condimento così aderente alla pasta a mortificarmi.

V per vai a Pizzo calabro e poi me lo dici come sono gli spaghetti alla tarantina.
Mica hanno solo le cozze come sostengono tutte le ricette che ho trovato in rete, nonnò: son fatti con un misto di frutti di mare ed io così li faccio.

V per vediamo un po'
Cozze, vongole, gamberi, calamari ed aglio tagliati a tocchetti piccolipiccoli. Leggermente infarinati, chissà se è questo il segreto che li attacca allo spago, e buttati in un po' d'olio bollente e poco dopo sfumati con del vino bianco.

V per vero.
Con la farina ed il vino si fa una bavetta e quando aggiungi gli spaghetti in padella per il salto finale il sapore di mare si aggrappa alla pasta.

V per volevo il prezzemolo fresco ma non ce lo avevo.

V per vendetta.
T'ho scoperto, mascherina..

6 agosto 2009

alcoologica

- che hai fatto ieri sera?
- mi sono bevuto una bottiglia di rosso
- senza di me? e perché?
- avevo voglia di cucinare, e di mangiare decentemente, non potevo mica farlo senza vino
- ah, e che ti sei cucinato?
- un'insalata
- un'insalata? lo chiami cucinare?
- non potevo mica bere una bottiglia a stomaco vuoto...

4 agosto 2009

Spadelliamo in compagnia

Allora,questa ricetta è nata per caso...
I cuochi in fondo si basano sull'inventare da pochi ingrediandti un piatto unico.
Un giorno pulendo un pezzo di filetto ho preso pezzetti di carne in lamelle,le lamelle sono tocchetti di carne tipo gli straccetti.
Li ho infarinati e messi in una padella capiente con burro olio sale e pepe,bagnandoli con del vino bianco e coprendoli di brodo di carne...si crea una crema dovuta all'unione burro farina brodo...e si lascia cuocere per 15 minuti circa mescolando piano senza causare maremoti sdi salsina per tutta la cucina.
A metà cottura mettete la verdura,che più vi aggrada,precedentemente cotta secondo il vostro piacere...io uso funghi misti e zucchine.
Lasciate finire la cottura e poi servite a tavola.
Consigli d'abbinamento:
-Polenta saracena morbida;
-Polenta gialla grigliata;
-Crostoni di pane passati con olio e aglio.

vino:Direi un buon rosso locale.
Cioè della vostra regione.

1 agosto 2009

Metti una sera di settembre...

...metti che  si incontrino in una casa, una casa qualsiasi, persone non qualsiasi.

Metti che si scelga di cucinare qualcosa di buono non solo per la bocca, cibo che non serva solo a riempire la pancia ma anche gli occhi e il cuore e le parole.

Metti che si prenda un cipollotto e lo si tagli a fettine sottilissime, facendole soffriggere in olio buono ed eventualmente una noce di burro -che fa male, sì, ma quanto è buono-

Poi prendi il riso, che deve essere il Carnaroli e possibilmente quello fuori dal commercio di massa -perché sì, c'è gente che a proposito del riso se la tira proprio tanto-  e ne butti in pentola due pugni per persona più due per la pentola.

Lo fai imbiondire sfumandolo con vino bianco fermo  continuandone poi la cottura aggiungendo, all'occorrenza, il brodo vegetale -ché il dado fa male e fa anche schifo-  e a metà cottura aggiungi il succo di un'arancia e la buccia della stessa tagliata a listarelle.

Due minuti prima di spegnere il fuoco aggiungi i gamberetti e, se ti avanza, ancora un goccio di succo d'arancia.

Poi a tavola.

Risotto. Questo è un risotto.