1 luglio 2009

quelli fighi la chiamerebbero cucina destrutturata

In buona sostanza pensi a pasta fagioli e cozze.
Ne parli, persino, in una calda serata catanese.
Come si potrebbe cambiare, al più o meno brodo, al con o senza guscio, persino ad un frappè vien da pensare.
Poi arriva una calda serata milanese ed indaghi il frigorifero.
Niente cozze, ovviamente, chè la cozza va premeditata, ma un pacco di carpaccio di piovra sì, quello lo trovi.
E la scatola di cannellini quella non manca mai.
E allora facciamola questa crema di fagioli, così direbbero quelli fighi, spantegandoli con una forchetta, un poco d'olio, sale e pepe ed erba cipollina qtp [nda: quanto ti piace].
Poi ti colpisce quel cetriolo solitario che naviga nell'acetume, ci aggiungi qualche cappero a fargli compagnia mentre ti ci accanisci con il coltello per sminuzzarlo ma non troppo.
E il trito grosso lo sparpagli sulle fette di piovra, copri il tutto con la creme d'haricot - direbbero sempre quelli fighi - e arrotoli il carpaccio a formar degli involtini.
La pasta non sapevi proprio dove metterla.
Quelli fighi non lo dicono.

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