11 novembre 2008

cazzi amari

possibile che compaiano sempre alle feste, soprattutto a quelle di compleanno di donne? a un certo punto tra i regali spunta un pacco di pasta a forma di cazzetti. una volta erano solo bianchi, ora un po' di tutti i colori. cosa ci mettano dentro non si sa, ed è meglio non chiederselo. se sia pasta vera, o se sia buona, di solito non se lo chiede nessuno, perché nessuno li mangia. chi se li mette al collo, chi fa finta di succhiarli, chi li sbriciola, chi li schifa. invece è un peccato, perché lo scherzo deve essere fatto fino in fondo. la prossima volta non regalate un pacco, portate direttamente in tavola la scodella con i cazzi cotti.
sciogliete in padella una noce di burro, e rosolateci la salsiccia tagliata a pezzetti piccoli, più piccoli i cazzi più piccola la salsiccia, altrimenti poi fanno a chi ce l'ha più lungo. quando la salsiccia è dorata (sarebbe più corretto dire ingrigita) insaporitela con un bicchiere di rosso. come da buona norma, bevete un bicchiere anche voi, vi aiuterà a superare l'imbarazzo della prima forchettata di quella che vorrà immancabilmente fare la santarellina. prima che il vino sia del tutto asciutto aggiungete i cuori della trevisana, quella rossa ma non fine fine (quello è il radicchio tardivo), né quello tondo tondo (è di verona). le striscioline tagliate dalle punte tenetele da parte. se il tutto si asciuga troppo, aggiungete un cucchiaio di brodo.
scolate i cazzi al dente (niente facili ironie per favore), e saltateli fino a fine cottura nella padella con una spolverata di pepe, aggiungendo le punte della trevisana alla fine, in modo che non appassiscano ma che lascino, appunto, un po' di amaro.

3 commenti:

  1. e ricordarsi il tovagliolo, che si rischiano gli schizzi. (ok, mi autopunisco)

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  2. tenendo conto che sabato festeggio il mio compleanno e ancora la pasta coi cazzi non me l'hanno regalata, direi che ora sono un po' inquieta... XD

    ma se la ricetta la uso con un'altra pasta vale lo stesso? ;D

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  3. ottimo, grazie. La cena per l'amica che compie trent anni ha,ora, il suo piatto principale.


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