9 novembre 2008

Patello Saggio, augh!

Da un po' sulle buste degli assorbenti Lines ci sono stampigliate perle di saggezza.
Una dice: "lo sai che durante il cliclo molte donne hanno voglia di un dolcetto?".
Ecco, la mia non e' esattamente voglia di un dolcetto. E', piuttosto, una crisi psicotica che mi fa aggirare intorno alla dispensa come una volpe affamata intorno ad un pollaio: frenesia, fame, occhio insanguinato.
E lo so, io, che quella mezza tavoletta di cioccolato fondente non bastera' a saziare le ovaie, proprio no e allora la mezza tavoletta la spezzetto e la metto sul fornello con un poco di acqua e rum - piu' rum.
E in una scodellina di alluminio metto dei tocchetti di frutta, quella che ho, mela, pera, uva e rimpiango di non esser di quelle che comprano le fragole in inverno.
E sciolgo il cioccolato e poi lo verso sulla frutta e, mentre mi accanisco con le dita nel ripulire il pentolino, la ciotola finisce nel freezer (si', sarebbe meglio portar pazienza e fare raffreddare un po' e poi mettere nel frigorifero ma e' il mestruo, signori) e dopo mezzora ne esce rassodata (si' meglio farsi una doccia per non cedere alla tentazione del va bene anche cosi' molliccia).
Probabilmente c'e' anche modo di togliere il cioccolatone con sorpresa dall'alluminio senza strappar quest'ultimo coi denti, ma magari lo studiamo un'altra volta: adesso abbiamo davanti questa montagnetta soda e croccante da spaccare a colpi di coltello per poi affondare in denti in ogni pezzo e scoprire il dolce della frutta.
E l'ormone si acquieta.

2 commenti:

  1. questa ricetta arriva con un tempismo perfetto !!

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  2. Io la cosiddetta "voglia di un dolcetto" ce l'ho praticamente 365 giorni all'anno (366 nei bisestili).


    Ho in casa del cioccolato fondente "da dolci" (quello che uso per fare il pane al ciocciolato), rum, mele.


    Quasi quasi provo.

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