28 settembre 2009

Pollo al curry

Prendete una mattinata a passeggiare su e giù sulla tuscolana in compagnia di una cara amica, colei che mi sta ospitando durante questa meravigliosa vacanza romana, prendete un supermercato di quello scrauso, con prezzi abbordabilissimi e merce non del tutto scrausa.

Ci domandiamo che mangiamo oggi...ed io...mò ti metto all'ingrasso...e con una risata diabolica comincio a correre fra gli scaffali...prendo del pollo a tocchetti,della panna [oh io ci metta la panna...vecchia scuola], porri, vino bianco e poi via alla cassa...[il curry lo abbiamo già a casa...e scoprirò anche in quantità industriali].

Nocette di burro, 3, due cucchiai d'olio, un porro affettato sottile sottile...tutto dentro una pentola bassa e fate soffriggere piano piano intanto togliete la pelle al pollo e mettetelo sparpagliato nella pentola...lasciatelo rosolare 2-3 minuti per parte...e poi bagnate di vino bianco e due mestoli di brodo vegetale,coprite con un coperchio e lasciate sobbollire a fuoco basso per circa 20 min.

Versate un'intera boccetta di curry e mescolate...versate altri due mestoli di brodo e ricoprite sempre a fuoco basso per altri 20 min dopo di che versate la panna e alzate un pò il fuoco lasciate andare per 15 min dopo di che spegnete e il pollo è pronto...servitelo con del riso pilaf o con degli spetzli... 

10 commenti:

  1. pollo. curry...londra...passato remoto. bello. cuori. lavorare fino a tardi tornare e mangiarlo freddo. in piedi. vicino al frigor.

    colla metro che faceva vibrare tutta la casa...

    cassiera (in saudagi da ricordi)

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  2. in India non usano nè la panna nè tantomeno il burro (usano il ghee) e il riso (Kalì mum perdonala) è basmati non pilaf (che tralatro è cancerogeno.


    poi sul "Versate un'intera boccetta di curry" tremo

    cosa intendi per boccetta?!?!?!?!


    mi spiace ma sull'India non transigo.

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  3. a scuola così me lo hanno insegnato.

    ahimè

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  4. e pilaf è la cottura non la qualità del riso

    riso pilaf è cotto in forno con una cipolla intera con chiodi di garofano e brodo fino a coprire per il tempo di cottura...

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  5. la panna è malefica in ogni piatto: serve a coprire qualunque altro gusto o -peggio ancora- disgusto.

    nei ristoranti se ne fa largo uso, e purtroppo il motivo è evidente (non mi riferisco al tuo, morfea, parlo in generale).

    la boccetta di curry effettivamente suona male anche a me: lo conosco solo in polvere.


    cia' :)

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  6. da quando il pilaf (o pilaw, all'austriaca) è cancerogeno? e perché poi?

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  7. è in polvere eh

    vi assicuro che è in polvere...:-)

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  8. pilaf anche nella mia cultura es una cottura a forno coll'acqua che si asciuca (acqua del sud asciuCa..). confermo e sottoscrivo.

    cazziera.

    la panna non la digerisco...per cui a meno che non vogliate che vi riempia di rutti meglio evitare...

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  9. si si pensavo al parboiled scusate

    un lapsus

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  10. Sarei meno integralista (lo so, questa frase scritta da me ha dell'incredibile...). E' VERO, in India tradizionalmente non usano la panna - avete mai provato a conservare la panna a 40°? - ; ma il ghee, con tutte le differenze di preparazione ecc., è pur sempre burro chiarificato; e il burro si fa pur sempre con la panna. E poi siamo in occidente, e, considerato quel che fanno con la cucina italiana altrove, se anche ci prendiamo qualche libertà con quella indiana... Dunque, applicando un criterio di ragionevolezza, bisogna vedere che sapore e densità volete ottenere. Siete patiti dei grassi saturi? O al contrario li trovate più indigesti dei topi lessi? Adorate le creme dense? O la vostra idea di intingolo è una goccia rinsecchita a bordo piatto? Io, che ho gusti medi quanto ai grassi ma amo la crema, uso metà panna e metà yogourt intero. E un cucchiaino di curry (la menzione dell' "intera boccetta" mi terrorizza...). Una diversa versione prevede burro,  un pochino di fecola o maizena, e latte q.b. versato a freddo per amalgamare (genere besciamella). Però conosco persone che si limitano ad aggiungere il famoso cucchiaino di curry ad un petto di pollo fatto andare a tocchetti in un abbondante fondo di cipolla stufata in olio, aglio e zenzero... Insomma, come diceva la mia insegnante di tedesco: immer kreativ! 

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