23 giugno 2010

veliko pivo

tre settimane in iyjugoslavia (scegliere un'iniziale a piacere) sono a base di cevapi (o cevapcici, ma non dove li hanno inventati, pare). carne, cipolla e pane. roba da scorbuto. ho voglia di verdure, vitamine, sali.
con immenso piacere torno a casa e trovo che l'amico serbo mi ha riempito il frigorifero un po' di tutto. ci metto poco a pensare che quello che è in casa mia posso mangiarlo, al limite lo si ricompra. comincio con una vaschetta di pancetta (affumicata, ma non avrei avuto remore con una dolce) a sfrigolare e a far appassire una cipolla. apro la birra. bevo un sorso e aggiungo una melanzana, due zucchine, un peperone, due patate (piccole, altrimenti una, penso mentre le taglio). tutto con calma, lasciando frrrrrisciare quello che è già dentro e chiedendomi quale sia l'ordine giusto (ne avevo già scritto, credo. non ho ancora imparato). sorso di birra. due pomodori secchi sminuzzati. scorro le spezie e scelgo paprika, curry, alloro, maggiorana (non a caso ma quasi). guardo con soddisfazione e penso che se non ci metto qualcosa di umido si attacca... prima di pensare all'acqua ci rovescio dentro la lattina.
ci sta tutta. e pure bene.

(adoro scrivere le ricette mentre sto mangiando il risultato)

(questo post ha troppe parentesi)

(ma non me ne frega niente)

4 commenti:

  1. la birra colle verdure. in lattina poi. orrore. le spezie buttate dentro a caso. cazzarola matzybaby ...devi proprio aver fame.
    ciapa sö la bici e fa 50 km che ta dò de mangià.

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  2. vabbe', le verdure erano una scusa, dai

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  3. A me piace tutto tranne la lattina.

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  4. allora vi causerà ancora più orrore sapere che il contenuto dell'orrorifica lattina era un'orripilante heinechen!

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