14 luglio 2011

i fiorentini


Io li faccio in forno, ti dice la mamma.
Ma mamma, qui ci son trentotto gradi, non son mica matta.

E così li fai in padella, col coperchio che ti cattura il vapore; non ci vuole neanche tanto, basta prepararli il giorno prima, quando li hai visti nella cassetta di plastica al super, proprio loro, bassetti e grinzosi, e ti è scattato il ricordo di cene in giardino dopo una giornata di mare, di palette e di secchielli.

Questi li faccio ripieni di riso, hai pensato.

Un battuto di aglio e basilico del balcone, la polpa frullata e il riso a mollo dentro per una giornata.
Appena un filo d'olio per cuocere, che tanto buttano acqua loro.

E quando alzi il coperchio senti proprio quell'odore lì, di quando la nonna portava in tavola la padella e te avevi ancora la sabbia tra le dita dei piedi.

Stasera hai ritrovato gli otto anni dentro un pomodoro.
Mancano solo il secchiello e la paletta.

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