22 dicembre 2008

birra e punte di trapano

perchè a volte ti capita di mangiare una cosa in trattoria e di passare il tempo a ragionare su come sia stato fatto un certo piatto...
così in una domenica di birra e punte di trapano, alla fine ci vuol poco a tirar fuori dal frigo i quattro carciofi e a svolgerli sul tagliere per poterli sminuzzare quanto più possibile, li mando avanti con aglio a stufare fino a che non si stufano...
nell'acqua butto pappardelle giesse per sei minuti di cottura, prima che siano cotte le pappardelle aggiungo fettine di guanciale tagliate sottili ai carciofi, poi scolo e mescolo le pappardelle ai carciofi e al guanciale, sciolgo in un po di acqua della pasta un pezzo di gorgonzola, lo mescolo e lo aggiungo, poi spengo tutto e lascio lì coperto per il tempo di una sigaretta...
metto nel piatto con una grattata di pepe e una di parmigiano.

7 commenti:

  1. il carciofo assassinato del gorgonzola ... non riesco a sintonizzarmi su questo mix mr.carvalho ...ma non si giudica prima di aver assaggiato perciò a risentirci...

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  2. mi piace assai, invece. non ho ancora trovato qualcosa con cui il gorgonzola stia male. è una di quelle persone felici che stan bene con tutti.

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  3. -> oltranzista: è droga, ecco quello che è...


    -> cassiera: devi avere pazienza, fino a poco tempo fa pensavo che quattrosaltiinpadella fosse la soluzione a tutti i mali...

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  4. carvo : 4salti inpadella mi fa orrore...ma anche il gorgonzola coi carciofi.. è una questione democrazia. c'è un sapore dominante e mantecante e uno ferrigno e acidulante... stridono.. e uno un po' sofisticato e spitznosig soccombe all'ignoranza contadina dell'altro... bisogna lasciargli spazio....è come bere una ribolla gialla anfora gravner insieme insieme a un vermentino...

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  5. a cassié ma quanto ci fai la sofisticata oggi!

    gorgonzola anche sullo spazzolino da denti, toh.

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  6. ma che male ti ha fatto un'idea di cipolla tritata, naturalmente bianca? poi ci metti i carciofi a pezzi, e aglio, e mentuccia rigorosamente romana.
    prima dell'aglio e della mentuccia ci va però un sospiro di vino bianco, di quello che - se poco poco ti conosco - hai già nel bicchiere.
    il guanciale lo fai rosolare a parte, mi raccomando, mentre il carciofo si strugge.
    e si strugge.
    magari aiutalo con qualche cucchiaio di brodo, se ne hai pronto di buono; sennò basta anche solo un po' di acqua calda. mica la faccio difficile. non troppo.
    poi, quando la pappardella è lì lì per andare nell'acqua, basta con lo struggimento.
    alza il fuoco.
    soprendilo, il carciofo. ha da asciugare, da soffrire, da saltare. non troppo. ma se non è un po' croccante, 'sto carciofo... ecco, ci sei. finalmente.
    vai e spadella.
    pappardella carciofo guanciale. un bel giro di pepe nero. pecorino di quello buono.
    mmmm
    il gorgonzola: no. ti prego: no.
    ma ti concedo più in là, verso la primavera, un'aggiunta di fave piccolissime e di piselli tenerissimi, possibilmente del tuo orto.
    quelli però falli andare a parte, con grande dolcezza e un po' di cipollina bianca.
    mi raccomando la dolcezza

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