1 febbraio 2010

fantasia ai kiwi (del papa') di papoff®

l'ingrediente principale è, come in tutte le ricette, l'amore, che ci si mette ma anche che si riceve.
poi ci vogliono dei kiwi ma anche qui c'è dell'amore, a tratti inconsapevole, di mio papà che con 5 piante femmine e 2 maschi (beati loro) riesce a produrre 350 cassette di kiwi, tutti buoni per altro.
allora per cominciare si va a caccia di kiwi maturi tra queste 350 cassette e se ne tirano fuori un tot, taluni ingegneri del cibo sostengono ce ne vogliano una quantità tipo 600 grammi. io però la bilancia non l'ho mica usata.
una volta che si hanno questi kiwi li si lasciano in una ciotola ad ascoltare risate e battute.
nel frattempo si uniscono 200 grammi di zucchero (questi più o meno li ho pesati) a 2 decilitri d'acqua (oppure 0,2 litri oppure 200 grammi) e li si mettono sul fuoco per ottenere, dopo cinque minuti di bollitura, dello sciroppo di zucchero.
sciroppo di zucchero che andrà lasciato raffreddare; quindi nel frattempo si sbucciano i kiwi precedentemente tastati e annusati. le tecniche per sbucciarli sono varie, io ho usato quello dello scaviccchio con cucchiaino.
fatto ciò si monta a neve un bianco d'uovo (nello specifico della gallina di mio zio). ebbene si: c'è un albume.
ora si frullano i kiwi con un minipiner, si unisce lo sciroppo di zucchero raffreddato e l'abume montato a neve e si mischia, magari con uno sbattitore a cui funzionano le velocità.
il composto, contenuto in una ciotola magari di metallo (messaggio di servizio per olt: mia mamma mi fa notare che devo avere lasciato li la suddetta ciotola di metallo), va posizionato nel congelatore.
ora il più è fatto, rimane solo, di tanto in tanto, da ricordare al sorbetto che è un sorbetto andando ogni mezzoretta a dare una smossa al composto.
ora la ricetta sarebbe finita, ma una ricetta senza ingrediente personale che ricetta è?
quindi praticamente a una certa, tra la terza e la quarta smossa del composto, ho aggiunto del limoncello (quantità a scelta). per gli astemi, per intolleranza o per scelta (che sono comunque più dignitosi di chi spezza gli spaghetti), si può optare per del succo di limone.
secondo me, mi viene in mente ora, ma anche delle foglie di menta ci sarebbero state da dio.


ps: questa ricetta è servita prevalentemente a ridare dignità al frutto kiwi dopo il suo declassamento a sapone

11 commenti:

  1. e che bontà...ho fatto il bis ho fatto

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  2. e ha cancellato totalmente il ricordo di quella brutta roba là.

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  3.  Io l'ho trovato come la manna dal cielo. Senza non sarei riuscita ad assaggiare più nulla. E poi era buonisssssimo.

    Per la questiona spaghetti. Io NON li spezzo mai.
    Ma a mali estremi (orientali), estremi rimedi.

    s.

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  4. fai notare a tua mamma che hai lasciato anche il robino col misurino. li conservo gelosamente.
    e non hai menzionato il tuorlo della tua gallina che mischiato a quello della slunga si rifiutava di confondersi e teneva le distanze!!!

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  5. ecco...però non ho vinto nessun mestolo!
    (il misurino non è mica mio...)

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  6.  Il misurino è mio... ma dopo aver incendiato un sottopentola in sughero non me la sentivo molto di reclamarlo.
    Olt, perdonami ancora. Te ne ho giù comprato un nuovo set per riparare il danno. 
    Mea culpa s.

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  7. questo mi piace.
    anche io ho un'amica spacciatrice di kiwi che me ne regala otto chili per volta e non so mai come finirli.
    devo trovare il modo per fare questa cosa buona senza il bianco d'uovo, ché mi fa senso.

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  8. credo che tu lo possa fare anche senza si...io faccio dei sorbetti ai frutti di bosco al risto uso il metodo papoff senza però il bianco d'uovo

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  9. ma effettivamente non so nemmeno io bene a cosa serva l'abume...

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