9 febbraio 2010

il . della situazione

visto che cominciamo ad essere un bel po', e che sto ricevendo richieste di partecipazione, credo sia arrivato il momento... no, di fare sul serio mai. non ne sarei (saremmo, credo) capaci. ed è il nostro bello. siamo gente a cui piace cucinare perché è bello stare insieme a chiacchierare, non per tirarsela di quanto si è bravi.
dicevo, è arrivato il momento di fare un minimo di manifesto di infornoasinistra, ad uso e consumo di chi ha voglia di partecipare.
intanto, può partecipare chiunque. basta sentirsi in sintonia con quanto ho appena scritto sopra. perché è così che nascono le ricette. si pensa a qualcuno, a qualcosa. si passa il tempo, ci si racconta e si vivono emozioni e sensazioni, e le si racconta. una ricetta è una storia, raccontata attraverso la cura che ci si prende di sé e dei propri amici, con il cibo come unica panacea. qui non troverete resoconti dettagliati e precisi di dosi, istruzioni, tempi e temperature. qui troverete quello che si sentiva mentre si girava il risotto, o mentre si faceva la spesa, o mentre si ricorda un gesto o si inventa un accostamento; qui non si fa a gara a chi è più bravo a cucinare. qui non si fa a gara, e basta: qui ci si racconta.

30 commenti:

  1. posso rimanere anche se sono uno che se la tira?

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  2. "non c'è vittoria, non c'è conquista, senza la cucina di Oltranzista!"


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  3. posso restare anche se son tre volte (3) che faccio solo finta di cucinare ? difatto sbevazzo, rido e faccio danno (ma finora non se ne era accorto nessuno.. o almeno credo)

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  4. io sono orgogliosa di fare parte di questo blog...e ringrazio mauro per avermelo presentato ai tempi del mio esordio:-)

    un pò di gg fa parlando con sara al telefono mi ha buttato lì l'idea, che ovviamente prima attendevo di riferire a voi...anche perchè so che per molti di voi venire fino a verona nel mezzo della settimana lavorativa può essere alquanto difficoltoso, insomma, l'idea è questa, potrei addirittura pensare di chiedere l'uso ed abuso del ristorante per una domenica a pranzo o a sera...però ahimpè ci sarebbe da pensare ad una quota di affitto locale...perchè è un giorno lavorativo per noi...che ne dite?

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  5. olt, io lo facevo per cuccare, vale?

    morfea, credo che per noi milanesi sia uguale il mercoledì o la domenica sera, in ogni caso dovremmo fermarci lì a dormire (ho visto che esiste un agriturismo, confermi?), l'unica differenza è nell'orario di arrivo che il mercoledì sarebbe sul tardi - ma tanto allieto tutti con i miei aperitivi mentre si prepara la cena - e invece la domenica no.
    insomma, tutta 'sta pippa per dire: decidete voi, a me va bene la qualsiasi :)

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  6. per quanto mi riguarda...lo sai, mi autoescludo da una cena a verona durante la settimana...a meno che, per necessità lavorativa, non debba andare a trieste e allora sì che passo da verona:)

    escludo anche la domenica, visto che inevitabilmente  il lunedì ho il mio favoloso master di attuariato al quale non posso mancare neanche se muoio.

    insomma, due no su due. brutta storia...:)

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  7. io son pronto alla giornata di ferie. quindi va bene tutto. certo, se la domenica fossimo in quindici e il mercoledì in tre... meglio la domenica!
    e se c'è da pagare si paga, che cacchio! li vale tutti!

    @stre: vale se cucchi. se non cucchi non vale. hai cuccato?
    @cassysloggata: ti perdono ma la prossima volta cucini, dai. anche solo un formaggino mio nel brodino.
    @sammy questa me la segno
    @perfidia: make pizza not war
    @papoff: in effetti si nota.

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  8. cosa è "attuariato" ?
    cassiera ignorante.

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  9. non mi vorrete mica togliere la gioia di fare uno/due giorni di ferie, vero?

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  10. per ammortizzare la spesa potreste aprire al pubblico (selezionato). Sto a scherzà.

    Però uno statuto senza regolamento se potrebbe fa. Quasi quasi mi candido per fare un manifesto. Manifesto tipo volantino. Tipo manifesto. Isomma, avete capito...

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  11. io non ho ferie.
    non posso prendermi alcun giorno di permesso perchè sono una finta professionista autonoma che lavora come fantozzi in uno studio di altri. potrei solo cercare di inventare una balla.

    Quindi, se occorre andare fuori Milano in mezzo alla settimana per me è inutile partecipare a questo blog, ma vi racconterò lo stesso i piaceri della ricotta romana Ma quella VERA (non sta schifezza zuccherosa che vendono qui) accoppiata al basilico ed alle nocciole.

    A presto

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  12. inutile?
    occore subito un manifesto per in forno a sinistra.
    rebosky fa il supporto fisico e noi ci scriviamo sopra.
    io userò della maionese tonnata come inchiostro: pochi concetti ma saporiti.

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  13. Cioè dici che devo fareda tavolozza? Ma veramente io intendevo altro... :D

    Comunque diamo il via ufficialmente al progetto?! (su carta, tanto per evitare equivoci). A meno che non ci siano volontari...

    Ho qualche idea. La faccio passare. La condividiamo e poi voi la condite.

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  14. non volevi fare il manifesto?
    ho letto male forse...

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  15. si, mi offrivo per il manifesto.
    Non sei tu hai capito male, sono io che mi sono spiegato peggio... ;)

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  16. io ci sono per tutto. poi magari c'ho l'impegno improrogabile, ma presumibilmente no.

    (e comunque, io me la tiro. che si sappia. e nel manifesto potremmo mettere qualche orribile e umiliante cerimonia di iniziazione, tipo bere l'aperitivo allo zenzero di stranastrega, successivamente alla firma di una liberatoria per eventuali danni fisici e psicologici)

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  17. per te faccio un'eccezione, cassiera, e parlo di lavoro oltre l'ufficio.

    l'attuario (ovvero chi pratica l'attuariato) è colui che studia il mercato -e nello specifico quello assicurativo e i suoi andamenti- e che dà indicazioni al fine di stabilire quali debbano essere le aliquote da applicare a ciascun ramo. questo e altro fa parte dell'attuariato, ovviamente in parole poverissimissime, ovvero le uniche che riesco a pronunciare oltre l'orario di lavoro.

    insomma l'attuariato è una roba mista fatta di matematica, statistica, magia nera, istinto e faccia da culo.

    ecco.

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  18. per la liberatoria ci penso io.
    ad ogni modo io volevo solo dire che il manifesto dovrebbe promuovere, e tutelare, le diversità e minoranze culturali, tipo: gli astemi.

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  19. gli astemi sono accetti solo fin quando qualcuno posterà la ricetta per fare il vino. da lì in poi, l'alcool diventa un obbligo

    ... inutile? motò, che c'entra l'utilità con un blog? si è mai visto un blog a cui sia utile partecipare?


    un poster per i posteri, insomma.

    @cinas, papoff: se voi pensate di tirarvela, mi sa che moto vi batte...

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  20. mi ci sento come il latte colla scadenza sopra,
    per dire, eh.

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  21. gli astemi potremmo invitarli, ma devono stare in una gabbia.

    (io lavoro sempre con gli attuari!!)

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  22. va condannato però fermamente lo spezzare degli spaghetti.
    con l'aggravante se il reato è commesso fuori dal confine italico.
    siamo italiani, e che.
    e poi aprirei una discussione sull'abberrante usanza di cuocere il finocchio.


    olt: direi che sì. siamo principianti noi al confronto.

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  23. Io contro ridenteafasia non ho nulla, anzi, mi piace proprio. E pure molto.
    Ma degli astemi non mi fido. 

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  24. ma il testo del manifesto non è il sottotitolo del blog?

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  25. uff. perchè sammylele deve sgonfiare il sufflè del manifesto in maniera così bruta?

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  26.  Sono d'accordo con sammy. E' perfetta sintesi.
    Però sono dell'idea che vada scritto in maniera commestibile, con la maionese al tonno di papoff ad esempio.
    Che oltre ad essere bello deve essere buono.
    s.

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  27. @papoff: perdonami è che sono nel mio periodo minimalista, da un po' più di trentanni circa

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