11 novembre 2010

Ok, ci riprovo

Pensavo di aver pubblicato un post in cui dicevo del timballo, il timballo abruzzese.
Ma non capisco dove si è perso.
Quindi lo riscrivo.
E' che ho fatto il compleanno, un compleanno palindromo, e bisognava festeggiare, quando mi ricapita un compleanno palindromo?
Ho invitato un po' di gente ed ho deciso di fare una cosa semplice, il timballo.
"Il timballo non è semplice!" ha detto mia madre.
Ma io non le ho dato retta. Del timballo mi piaceva l'idea che lo metti in forno e quello se ne sta lì a cuocere per un'ora poco più, da solo, mentre tu fai altro, che so, apparecchi la tavola, decori il camino con delle zucche e delle foglie di vite, pulisci il bagno... e quando arrivano gli ospiti lo tagli e lo metti nei piatti e ti siedi con gli altri a mangiare e chiacchierare.
"Comincia presto!" ha detto mia madre "A fare il timballo ci vuole tempo! Comincia a fare il sugo, subito!". Mi sembrava esagerata, mia madre, erano le due del pomeriggio, diciamo che ho aspettato le tre ed ho messo a fare il sugo, il sugo importante, quello con la carne, che deve sobbollire un paio d'ore e schizzare il gas e le piastrelle della cucina.
Alle quattro ho messo a cuocere la carne macinata (soffriggi un po' di cipolla, sedano, carote, butti la carne macinata, poi un po' di vino bianco, infine un po' di sugo, giusto per tingerla un po', la carne).
Nel frattempo ho pulito la cucina - che essendo trenta mq di cucina richiede un po' di tempo.
Alle cinque e mezzo ho cominciato a preparare la sfoglia, ho impastato con queste mie manine d'oro cinque uova di pasta, l'ho tirata con la macchinetta, è stata un'impresa, cazzo!, ci ho impiegato un'ora e qualcosa.
Poi ho tagliato le mozzarelle, grattato il parmigiano, messo a bollire l'acqua.
Alle sette ho cominciato ad assemblare il tutto.
Alle sette e mezzo mi chiama una delle invitate per dirmi che stavano partendo ed in mezz'ora sarebbero stati a casa mia. Non ho detto niente ma ha capito che era meglio se arrivavano alle nove.
Alle otto il timballo era in forno.
Alle nove e mezza faceva la sua bellissima figura dentro i piatti dei miei amici e tutti mi hanno detto che era una capolavoro di timballo - ed era effettivamente buonissimo.
Alle dieci, dopo aver servito il secondo - costatine di maiale al forno con le patate, mi sembrava facile pure quello - sono crollata sul divano.
Alle undici dormivo mentre i miei ospiti mangiavano il dolce che per fortuna aveva fatto mia madre.
Loro, fra una chiacchiera e l'altra, sono andati avanti fino alle due.
Il timballo lo rifaccio, se lo rifaccio, quando compio cinquant'anni.

1 commento:

  1. tu non hai idea di che ricordi timballeschi hai scatenato.. hin (sospiro)

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