3 gennaio 2011

risotto al-laka-zzo


catteristica principale di questo risotto è la variabilità intrinseca, dato che gli ingredienti o comunque la loro interazione viene decisa sul momento.
a un certo punto ammetto che avevo pensato di metterci del campari.
ma non l'ho fatto.
un giorno però lo farò, è una promessa che faccio a me, mentre a voi prometto che lo farò da solo, senza coinvolgervi. la prima volta almeno.

passiamo a risotto al-laka-zzo di capodanno (in alcune parti dell'egitto questo risotto viene chiamato fig-hasal-atha).
si parte, come per tutti i risotti, imbiondendo della cipolla (in questo caso con poco burro) e facendo tostare il riso, avendo nel fuoco in fianco il sempre fidato brodo di carni del giorno prima (manzo e pollo, carota-sedano-cipolla).
si prosegue gettando brandelli di cuori di carciofo tra un'innaffiata di brodo e un'altra.
a una certa inserisco dei pomodorini che avevo messo precedentemente nel brodo a sbollentare per facilitare l'operazione di spellamento.
susseguentemente decido che sono pochi e allora aggiiungo dei pomodori secchi tagliati al-laka-zzo.
a una certa mi ricordo che devo salare ma non ho voglia e quindi sminuzzo grossolanamente dei capperi sotto sale.
rimesto tutto, noto che il brodo sta finendo, assaggio e decido che va bene.
spengo il fuoco, butto una noce (alla guerrino) di burro e parmigiano-reggiano e manteco.
impiattando è stato aggiunto dell'ottimo prezzemolo avanzato da non so cosa e a scelta una spolverata di parmigiano-reggiano.

6 commenti:

  1. Ti propongo un risotto bianco col campari... in due, ovviamente

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  2. preso. anche il tre se si vuole aggiungere qualcuno...

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  3. al prossimo incontro... che a capodanno ho saltato e mi mancate

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  4. Bhè, allora, in tre, campari e aranciata amara... tremo solo all'idea

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  5. la medicina!
    non ricordo dove e chi ma lo chiamavano così campari e sanpellegrino amara...

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