11 maggio 2012

bottarga macrobiotica

devo decisamente imparare a dire di forse. perché a dire di no poi ci vuole più tempo, e una qualche casualità, ad arrivare al sì.
così dopo mesi passati a dire no, quella roba nel mio piatto non ce la metto, intenerito da un padellino di semi di sesamo tostati, che a vederli languire lì mi mettevano tristezza, li pesto nel mortaio (tenuto in braccio, e girando il pestello sempre nello stesso senso, mi dicono) fino a farli diventare una pappa grumosa che si chiama gomasio.

che strano, sembra bottarga.

e allora: spaghetti, olio di sesamo, gomasio.
non c'entra un cazzo con la bottarga, ma l'aspetto è identico e il sapore è proprio buono.

5 commenti:

  1. sul concetto di surrogato mi riservo di scrivere un post a parte. seguirà discussione.

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  2. il gomasio a me piace, amando il sesamo.
    non mi è mai balenato nella mente però di accostarlo ad altro..

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  3. amo il sesamo, amo il gomasio, ma la bottarga è molto più buona.

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