21 settembre 2009

zuppa infornale (a sinistra)

per una buona ricetta infornale qualsiasi bisogna che l'ambiente, l'abbigliamento, lo spirito, la cottura e gli ingrendienti siano informali.
è necessario che lo siano tutti. le papille gustative non mentono mai.

nel caso specifico di sabato scorso:
- ambiente ben più che informale, familiare direi.
- abbigliamento: maglietta, pantaloncini, sandali. grembiule perugina per addolcire tutto.
- spirito: c'era un sacco di alcol effettivamente
- cottura: fuoco in fondo a sinistra. le basi.
- ingredienti: tutti provenienti dal proprio balcone, orto o latifondo che sia. in caso di impossibilità, viene esentato l'ingrediente principale. nello specifico il pesce. (pescare a milano è possibile ma sconsigliato)

ora il più è fatto.
prendiamo la cipolla rossa (orto) e la tritiamo ben bene con anche un pochetto d'aglio (orto) a sentimento.
soffriggiamoli un po' nell'olio extravergine d'oliva (latifondo), ovviamente nel fuoco in fondo a sinistra.
buttiamoci del timo (balcone) e del finocchietto selvatico (balcone).
sfumiamo con un po' di vino bianco (dal calice offertomi dal padrone di casa).
cominciamo a buttare nella mischia i molluschi (cozze, calamaretti, totani).
- per la zuppa di pesce la regola è: si prende il pesce che c'è -
poco dopo entrano in scena i gamberetti che invidiosamente scalpitavano (all'indietro).
a una certa inondiamo con passata di pomodoro (orto) e poco dopo con origano secco di collina (latifondo).
uniamo delle olive essiccate al sole denocciolate (latifondo).
è il momento del peperoncino rosso fresco sminuzzato (balcone).
facciamo sbuffare un po' il tutto e poi immergiamo dei tocchi di pesce non meglio identificati (servono a fare volume e sostanza).
- nel frattempo possiamo fare del pane tostato inebriato con un po' d'aglio -
i polipi che abbiamo comprato li mettiamo per ultimi che altrimenti s'ingommosiscono.
alla fine: sale un po', prezzemolo e basilico (ce li avevo sul balcone: li ho messi).
la zuppa infornale a questo punto deve riposare un po', almeno un'ora, mentre ascolta risate e battute varie.
poi la si scalda e la si serve col pane tostato e un filo d'olio (latifondo) a crudo.
se ci chiedono cosa c'è dentro, rispondiamo con la parola d'ordine: assaggia.

ps: non avrei mai creduto che dietro alla sembianze di pocahontas si sarebbe potuto nascondere il diavolo della tazmania (unico animale che mangia le zampe di gallina)

psps: all'interno dei commenti un regalo per tutti i commensali

9 commenti:

  1. la prossima volta cuciniamo il procione-sushi!

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  2. ahahahahahahah

    ahahahahahahah

    ahahahahahahah

    ahahahahahahah

    ahahahahahahah

    ahahahahahahah

    ahahahahahahah

    ahahahahahahah

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  3. il pro-cio-ne!

    dice anche bua bua...vedi che il linguaggio è universale?

    era molto molto buona la zuppa infornale, era buono tutto!


    n. 2 punti esclamativi!

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  4. aahahahahahhahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahaha


    il procione ma-s-c-ott-e

    ma sco t t e!!!

    !!!

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  5. il procione sapientone! riderò per sei mesi a venire (cioè tipo fino alla prossima cena)

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  6. il tuo primo post in forno a sinistra! non sei emozionato? io un bel po'. 'azz il miticoff che scrive su questo blog... ma chi l'avrebbe mai detto?

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  7. ragazzi ...sono in ufficio. sto ridendo come una iena. in settimana arrivano anche due clienti giapponesi e io dovro' guardarli negli occhi. questo sarà necessario. non ce la posso fare. non dopo questo.

    cassiera

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  8. molto emozionato, molto.


    e speriamo che quei giapponesi non abbiano troppe occhiaie o peggio che uno non abbia il pollice fasciato, altrimenti dovremo trovare un nuovo lavoro alla cassiera...

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