4 febbraio 2010

fine di viaggio...

...notte che sa di sale, ad aspettarmi la musica di david byrne, il pensiero torna indietro di qualche giorno, stretti in cucina, chè non lo immaginavo che la cucina fosse così piccola e grande insieme.
porto un ricordo, che mi arriva direttamente dall'infanzia, nessuna ricetta, solo un ricordo che risale al ricordare di uno alto più o meno un metro, altezza tavolo di cucina, niente ragionamenti o conteggi di dosi, basta ricordare, ripescare in quei meandri i gesti visti fare e mai eseguiti prima, lo schiaccio delle patate, il rompersi dell'uovo, il senso della farina tra le dita...e la vista di un gesto impastante dal livello del piano di lavoro...
...non sarebbero venuti senza tutti voi...
grazie.

9 commenti:

  1. e poi lo zola (non il gorgo) rende tutto più dolce...

    RispondiElimina
  2. Zola non era un calciatore?
    la gorgo di accompagnamento era buonissima.

    RispondiElimina
  3. noi in 'bruzzo nemmeno le abbiamo queste discussioni sul gorgonzola.
    papo, gorgo e pure al femminile. roba da non crederci.

    ma gli arrosticini col gorgonzola sopra?!

    RispondiElimina
  4. potresti offrirti e farli la prossima volta ;-P

    RispondiElimina
  5. ora mi organizzo, ne parlo cò papo chè di arrosticini ne capisce.
    prima, però, fatemi digerire gli arrosticini declinati al femminile.
    è blasfemia, per dire eh.

    RispondiElimina
  6. nemmeno io riesco a digerire la declinazione al femminile...
    cerchiamo di perdonarlo in quanto ligure...

    RispondiElimina
  7. congorgo su tutta la linea.
    papo ...continuo a ridere da sola a fare la spesa. mentre gorgheggio ..."gorgo" impronunciabile...gutturale.. affannato in gola.
    cassy

    RispondiElimina