E' così importante, così impegnativo, così definitivo invitare qualcuno a cena? Per me, no; ma, per la maggioranza delle persone, sì. Invitare qualcuno a cena a casa propria è un chiaro segnale del fatto che si sono aperte le grandi manovre, che l'esercito si è mosso, e che, presto o tardi, SARAI MIA, MIO, LA COSA E' FATALE E' SOLTANTO QUESTIONE DI TEMPO...
Va bene. Ora calmatevi. Bevete un bicchier d'acqua, prendete una valeriana, o anche mezzo lexotan a dosaggio minimo. Respirate. Ascoltatemi: è solo una cena. E, poichè avete bisogno di fare moto, prendete il portafoglio e andate al mercato. Qui vi eserciterete nel sollevamento pesi (vi consiglio perciò di comprare cibi "pesanti" in senso letterale: mele, zucca, patate...), onde l'estenuazione del fisico vi calmi adeguatamente l'ansia; però non trascurerete di passare dal pescivendolo, a recuperare mezzo chilo di scampi. Costano? Sì, costano. Ma non avevate iniziato le grandi manovre? Pensavate forse che la guerra non avesse a che fare con i soldi?
Se avete scelto un mercato adeguatamente lontano, tornerete a casa distrutti. Lasciate perdere ogni cosa, dormite due ore. Poi svegliatevi e mettete a lessare le patate. Indi prendete un mortaio. Avete capito bene: un mortaio. Non nel senso dell'arma da fuoco, però. Nel senso di vaso e pestello. Se non possedete un mortaio, potete fare quanto sto per descrivere con l'aiuto di un batticarne e due fogli di plastica trasparente... Ma datemi retta e comprate un mortaio: è un investimento per la vita.
Nel mortaio butterete: un po' di timo al limone (non coltivate il timo al limone sul balcone come la sottoscritta? E che posso farci io?), un pugnetto di semi di cardamomo verde sbucciati (questi li trovate da qualcunque venditore di spezie. Ah, il cardamomo è carissimo, costa tra i 4 e i 6 euro l'etto, sicchè non stupitevi!), e anche qualche foglia di basilico se è stagione. Pestate! Se siete maschi, potete caricare di ovvia valenza erotica la faccenda; se siete donne, avete certo rancori da sfogare. Dopo 10 min.- un quarto d'ora avrete ottenuto un risultato passabile (il cardamomo ha una durezza inferiore al diamante, ma certo maggiore delle altre spezie: perciò scordatevi la perfezione). A questo punto prendete i vostri scampi, tagliateli a metà, disponeteli in un piatto (o in una teglia) su di un abbondante letto composto da quelle patate che vi avevo esortato a lessare in precedenza, cospargete il tutto del pesto che avrete ottenuto nonchè di un buon olio extravergine non troppo "forte", salate, pepate e infilate nel microonde (o in forno tradizionale: donde la scelta tra il piatto di ceramica e la teglia). In un modo o nell'altro, ci metteranno poco, perciò occhio: se l'oggetto del vostro desiderio è di indole tardiva, vi conviene addirittura attenderne l'arrivo, piuttosto che trovarvi a servire degli scampi rinsecchiti... Mangiate piano, e beveteci sopra un bianco adeguatamente petillant. State calmi: molto probabilmente andrà bene, e, se anche così non fosse, almeno avrete mangiato decentemente...
Va bene. Ora calmatevi. Bevete un bicchier d'acqua, prendete una valeriana, o anche mezzo lexotan a dosaggio minimo. Respirate. Ascoltatemi: è solo una cena. E, poichè avete bisogno di fare moto, prendete il portafoglio e andate al mercato. Qui vi eserciterete nel sollevamento pesi (vi consiglio perciò di comprare cibi "pesanti" in senso letterale: mele, zucca, patate...), onde l'estenuazione del fisico vi calmi adeguatamente l'ansia; però non trascurerete di passare dal pescivendolo, a recuperare mezzo chilo di scampi. Costano? Sì, costano. Ma non avevate iniziato le grandi manovre? Pensavate forse che la guerra non avesse a che fare con i soldi?
Se avete scelto un mercato adeguatamente lontano, tornerete a casa distrutti. Lasciate perdere ogni cosa, dormite due ore. Poi svegliatevi e mettete a lessare le patate. Indi prendete un mortaio. Avete capito bene: un mortaio. Non nel senso dell'arma da fuoco, però. Nel senso di vaso e pestello. Se non possedete un mortaio, potete fare quanto sto per descrivere con l'aiuto di un batticarne e due fogli di plastica trasparente... Ma datemi retta e comprate un mortaio: è un investimento per la vita.
Nel mortaio butterete: un po' di timo al limone (non coltivate il timo al limone sul balcone come la sottoscritta? E che posso farci io?), un pugnetto di semi di cardamomo verde sbucciati (questi li trovate da qualcunque venditore di spezie. Ah, il cardamomo è carissimo, costa tra i 4 e i 6 euro l'etto, sicchè non stupitevi!), e anche qualche foglia di basilico se è stagione. Pestate! Se siete maschi, potete caricare di ovvia valenza erotica la faccenda; se siete donne, avete certo rancori da sfogare. Dopo 10 min.- un quarto d'ora avrete ottenuto un risultato passabile (il cardamomo ha una durezza inferiore al diamante, ma certo maggiore delle altre spezie: perciò scordatevi la perfezione). A questo punto prendete i vostri scampi, tagliateli a metà, disponeteli in un piatto (o in una teglia) su di un abbondante letto composto da quelle patate che vi avevo esortato a lessare in precedenza, cospargete il tutto del pesto che avrete ottenuto nonchè di un buon olio extravergine non troppo "forte", salate, pepate e infilate nel microonde (o in forno tradizionale: donde la scelta tra il piatto di ceramica e la teglia). In un modo o nell'altro, ci metteranno poco, perciò occhio: se l'oggetto del vostro desiderio è di indole tardiva, vi conviene addirittura attenderne l'arrivo, piuttosto che trovarvi a servire degli scampi rinsecchiti... Mangiate piano, e beveteci sopra un bianco adeguatamente petillant. State calmi: molto probabilmente andrà bene, e, se anche così non fosse, almeno avrete mangiato decentemente...
adoro il timo ma il timo al limone mi manca. è una varietà? è un incrocio? è condito col succo di limone? illuminami!
RispondiEliminae... come è andata la prima battaglia?
Il "timo al limone" (che il mio fidanzato e mia madre preferiscono chiamare "limontimo") è la dizione sotto la quale viene venduto, sui mercati floreali del nord Italia, una certa erbetta dal marcato sentore di limone - cui si unisce una nota diversamente aromatica - che, a dire il vero, non sono affatto certa sia imparentata con il timo, e di cui ignoro il nome scientifico. E' ottima con il pesce e i dolci. Quanto alle battaglie amorose, è evidente che non ne sostengo da anni. Ove ne sostenessi, certo non ne scriverei. Bacio.
RispondiEliminaVassilissa; sei diventata ad onor di ricetta la mia stratega :D
RispondiEliminaAlla guerraaaaaaa !!
se devo fare tutta 'sta fatica preferisco restare zitella
RispondiEliminaMi chiedo, Lise: è mai possibile che trovi tutte le mie ricette così faticosse? Che razza di cuoca sei? Bacio!
RispondiEliminano, la ricetta di per sé no: il reperimento degli ingredienti! ;)
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