7 dicembre 2007

Risotto ai cipollotti e erbe aromatiche

L'abbiamo mangiato in un ristorante, ci è piaciuto talmente che abbiamo provato a rifarlo a casa.
A casa, a caso.
Per due.
Allora, un po' di cipollotti, dipende dalla misura... quest'estate ce n'erano in giro di enormi, chissà perché.
Diciamo 4 o 5 se grossi, il doppio se piccoli.
No! Non chiedetemi il peso, non ne ho la benché minima idea.
Li fate rosolare piano nel burro, finché siano abbastanza cotti, senza però farli imbiondire.
Poi aggiungete il riso, lo fate tostare un pochino  e poi mezzo bicchiere di vino bianco, alzando la fiamma in modo che evapori, come si fa di solito per i risotti, insomma.
Vi serve un po' più di mezzo litro di brodo da aggiungere man mano.
Nel frattempo preparate le erbette.
Noi abbiamo messo, a caso: 3 foglie di salvia, 4 ciuffettini (quelli in cima ai rametti, presente?) di rosmarino, 1 foglia di alloro tritati assieme finifini col coltello. Poi abbiamo aggiunto un composto già pronto di erbe di provenza, un paio di pizzichi. Un paio di pizzichi anche di maggiorana e timo.
Quando manca poco (5 minuti) alla fine cottura del risotto ci schiaffate le vostre erbette.
In realtà non tutte... vabbé un po' a occhio... vedete il colore, assaggiate, arrangiatevi un po'.
Tanto quelle che avanzano le mettete in un barattolino di vetro e le conservate così... io le tengo lì da sniffare di tanto in tanto, mica le uso più. La volta dopo rifaccio e ri-avanzo.
Evvabbé mi piace averle lì da annusare!
Secondo me è meglio lasciarlo un po' lento, questo risotto, non troppo asciutto.
Quando è cotto spegnete, noce di burro e parmigiano e mantecare.
Il riso che mi è piaciuto di più fatto così è stato l'arborio della Curtiriso, lo trovo ottimo.
Oh, non posso dirvi che sia buono come quello del ristorante... quello là non me lo ricordo più!
:)

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