31 marzo 2009

biscotti agri come il sonno già perso.

Cerchi un sapore nuovo, dissimile da quelli cui ti hanno abituato i vari dolci preconfezionati, panettoni, merendine, creme. Qualcosa che non sappia del solito zucchero modificato, aspartame, sciroppo di glucosio-fruttosio, oli vegetali grassi con addizione di cacao magro e latte in polvere.  Allora ti sistemi la Zofi sulle ginocchia, ti piazzi di fronte a youtube, e il percorso per far addormentare questa bestiolina di 5 mesi è lungo: 8 versioni di Allelujah (da quella di Cohen alla colonna sonora di Shrek, passando per Jeff Buckley), poi due balli sfrenati con la dance di David Guetta. Sono le undici di sera quando stai mescolando 400 grammi di farina di segale integrale con 100 di zucchero, 100 di mielata, 100 di olio e due uova. Fai tutto a mano, gli ingredienti non sono convinti di volersi amalgamare, procedi con la forza della disperazione. La mostriciattola ronfa in camera, spossata, manco fosse stata lei a ballare con te in braccio. Triti col coltello la buccia di due limoni, l'aggiungi all'impasto, il succo pure, con mezzo bicchiere di birra. Ti duole la spalla destra. Passi ad argomenti più leggeri: qualche goccia di fior d'arancio, lievito q.b. per 500 grammi di farina, zenzero q.b. per sporcare bene due vassoj di biscotti.


Accendi il forno, ovvio che sia a 180, fai dei bastoncini di mela. Su due vassoj adagi, ajutandoti con due cucchiaini, queste specie di crumiri molli, e sopra essi ecco la suddetta mela. Li tiri fuori quando senti quasi odore di bruciato: la parte più esterna sarà brunita. Spolveri con zucchero al velo. Pare tutto perfetto, ma percepisci ad un tratto un distinto lamento, pianto di bimba di là che t'aspetta... 

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