catania può essere dura,molto dura…specie se l’aereo per andarci ha unoraemmezza di ritardo, esattamente come quello per tornarci indietro a roma. questa alitalia è peggio della precedente, è berlusconiana, e quindi conscia di darti un pessimo servizio e fregantesene un cazzo…
etna in mezzo alle nuvole, al tramonto, ed alla neve…tutto di corsa per colpa dei ritardi…manco il tempo di una granita come si deve…
ma ho un piano, lo elaboro nell’attesa dentro l’aeroporto, si perché lì ci vendono tra le varie robe, anche i pistacchi di bronte, verdi dentro e al naturale, cioè non salati…
arrivo a casa nei pressi del mezzo della notte, metto su l’acqua, verso un po dei pistacchi nel mortaio e comincio a picchiarli per bene, fino a farli diventare tante piccole scaglie di colore verdemelaverde.
li copro d’olio direttamente nel mortaio, aggiungo sale e pepe bianco e mescolo fino a che non diventa una roba omogenea.
la pasta che trovo aperta sono gli spaghettoni de cecco, cottura 13 minuti.
mentre aspetto che si cuociano metto insieme terrazzo, mare, luna, brezza, una birra appena aperta.
al trillo del timer ikea (rosso trasparente oltre che molto impreciso), scolo, impiatto e ci metto quello che c’è dentro il mortaio, una cremina verde che lo spaghetto come la vede se la fa subito.
[fame.solo questo]
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