lo diceva nonna libia, la nonna del golosastro. strano, lui ha una nonna libia, e io ho una nonna italia. questioni generazionali, credo.
così gli ho fregato una ricetta e l'ho cambiata appena, perché i calamaretti li avevo usati l'ultima volta, e non è che uno può ricevere lo stesso gruppo di amici e rifargli la stessa ricetta, no?
solo che con il pesce non avevo mai fatto il soffritto, mi ero sempre limitato a uno spicchio d'aglio per insaporire l'olio. invece questa volta c'era sì l'aglio, ma anche la cipolla tagliata a filetti, il sedano tagliato fine, e il battuto di prezzemolo. cipolla col pesce a me sa di strano, e invece sapeva di buono. ci ho messo anche un po' di pomodori secchi tagliati a dadini, che ormai li metto ovunque.
i filetti di triglia erano grandini, così li ho tagliati a strisce prima di metterli in padella, ubriacarli con un bicchiere di vermentino e lasciarli andare. quando avevano la faccia giusta ci ho messo i capperi (madonna quanto vanno sciacquati quelli sotto sale... è che a me la salamoia da anche più fastidio del sale) e i pomodorini freschi tagliati.
l'idea della strega di non rovinare il tutto con gli spaghetti non sarebbe stata male, ma gli ospiti avevano fame, così me la tengo per la prossima volta, per un tètatét con lei.
però ecco, i pomodorini non c'entravano proprio un cazzo.
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