hai lasciato: piazze piene, urne vuote, tremori gentili tracce sottili tracce profonde sugli zerbini dei miei pianerottoli
mancano: le tue parole sul niente, il calore bagnato sporco che avevo, il dispiacermi di non bastare.
siamo rimasti a guardare un desiderio qualche volta noioso
e non sarai mai un'emozione da poco
hai lasciato: masala tandoori, anice stellato, semi di cipolla, cumino, altri semi non specificati, cannella, chiodi di garofano, curcuma, un giardino zen, un lettino da meditazione
mancano: un chilo di cardamomo (che te ne fai?), una pentola, un orologio da muro che ogni mattina mi ricorda che ora non è, l'annaffiatoio per le piante del terrazzo, il bruciatore di incensi, le incisioni indiane
ho aggiunto: una vaschetta di pesci misti per frittura, una di filetti di dentice, una di filetti di triglia, una di seppie. aglio tritato, cipolla, prezzemolo (troppo), sale, pepe
per fortuna c'era: la strega che sa fare il cus cus già pronto, il vino che una volta era tokaj e ora si chiama friulano, i formaggi avanzati, le puntarelle e per finire la crema allo zabajone.
(grazie agli offlaga disco pax per la gentile ispirazione)
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