E alla fine arriva il week end. Le mattine del sabato e della domenica hanno qualcosa di speciale. Non c'è la sveglia a metterti subito di cattivo umore, ed è un piacere specialmente d'inverno quando puoi restare al caldo sotto le coperte. Poi c'è il piacere della prima colazione, fatta con calma e assaporata con gusto.
Dai lunghi viaggi che facevamo molti anni fa in America, abbiamo portato a casa alcune strane abitudini. Il caffè lungo, quello fatto col filtro, che in genere fa inorridire noi italiani ma che invece laggiù avevamo imparato ad apprezzare. E i pancakes a colazione. Certo, di solito non abbiamo il tempo per metterci a cucinare di prima mattina, ma alla domenica sì. Ed è un piacere che ogni tanto mi concedo, soprattutto quando sono rilassata e non ho pensieri fastidiosi per la testa.
Una volta seguivo la ricetta, ma ormai faccio tutto ad occhio. Mescolo una tazza di farina con una mezza bustina di lievito per dolci, una bustina di vaniglina, un pizzico di sale, un paio di cucchiai di zucchero, un uovo e latte quanto basta per ottenere una pastella della giusta consistenza, né troppo dura né troppo liquida. Passo un po' d'olio su una piccola padella antiaderente (io uso una di quelle per fare le crêpes, funziona benissimo) e quando è ben calda, verso la pastella con un mestolino a coprire il fondo della padella, facendo uno strato sottile. Aspetto che la frittella si gonfi un po', che si stacchi dal fondo e quand'è dorata la giro con una spatola e la faccio cuocere ancora un momento. Poi impilo le frittelle in un piatto, pronte per essere portate in tavola.
L'ideale è servirle versandoci in mezzo e sopra lo sciroppo d'acero, messo a scaldare un po' prima dell'uso. Una volta non si trovava facilmente, ma adesso è facile trovarlo nei supermercati. In alternativa, mi piacciono molto anche col miele. Quando è la stagione delle fragole e siamo particolarmente golosi, mangiamo le frittelle con la panna montata e le fragole tagliate a fettine. La giornata prende decisamente un altro sapore...
Dai lunghi viaggi che facevamo molti anni fa in America, abbiamo portato a casa alcune strane abitudini. Il caffè lungo, quello fatto col filtro, che in genere fa inorridire noi italiani ma che invece laggiù avevamo imparato ad apprezzare. E i pancakes a colazione. Certo, di solito non abbiamo il tempo per metterci a cucinare di prima mattina, ma alla domenica sì. Ed è un piacere che ogni tanto mi concedo, soprattutto quando sono rilassata e non ho pensieri fastidiosi per la testa.
Una volta seguivo la ricetta, ma ormai faccio tutto ad occhio. Mescolo una tazza di farina con una mezza bustina di lievito per dolci, una bustina di vaniglina, un pizzico di sale, un paio di cucchiai di zucchero, un uovo e latte quanto basta per ottenere una pastella della giusta consistenza, né troppo dura né troppo liquida. Passo un po' d'olio su una piccola padella antiaderente (io uso una di quelle per fare le crêpes, funziona benissimo) e quando è ben calda, verso la pastella con un mestolino a coprire il fondo della padella, facendo uno strato sottile. Aspetto che la frittella si gonfi un po', che si stacchi dal fondo e quand'è dorata la giro con una spatola e la faccio cuocere ancora un momento. Poi impilo le frittelle in un piatto, pronte per essere portate in tavola.
L'ideale è servirle versandoci in mezzo e sopra lo sciroppo d'acero, messo a scaldare un po' prima dell'uso. Una volta non si trovava facilmente, ma adesso è facile trovarlo nei supermercati. In alternativa, mi piacciono molto anche col miele. Quando è la stagione delle fragole e siamo particolarmente golosi, mangiamo le frittelle con la panna montata e le fragole tagliate a fettine. La giornata prende decisamente un altro sapore...
buoni, i pankakes. per me sono un ricordo di un viaggio in canada. in un b&b francofono c'era un rito mattutino, si cucinavano insieme e poi si cantava tutti insieme la canzone dedicata alla padrona di casa...
RispondiEliminaAdoro i pankakes !!!
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