il contest di cucina è andato com'è andato, ho pareggiato contro gli sformatini porri e patate, ma ho dovuto soccombere (non mi viene il participio passato, ma esiste?) agli gnocchetti alle vongole e poi alla pizza fatta a mano...
però mi son difeso, così:
trito abbastanza fino del radicchio rosso di treviso, e lo faccio cuocere con dello scalogno per dirca quindici minuti, poi lo sfumo con un cucchiaio di aceto balsamico, e poi ancora con un bicchiere di fiano, sale e pepe e poi lascio raffreddare, che a questo punto la cosa potrebbe fermarsi qui e condire degli spaghetti...
invece mi adopero di mettere insieme ricotta di pecora, un uovo fresco, e parmigiano grattato, poi ci metto il radicchio insieme a del pangrattato e a della noce moscata.
metto nelle formine imburrate e in forno per venti minuti a centottanta gradi, e poi in forno spento per altri cinque minuti, tempo utile per preparare una salsa di stracchino (nonnonanni) fatta scaldare a fuoco bassissimo con panna liquida e un cucchiaio di maizena diluita con latte alla fine.
tiro fuori gli sformatini, li ricopro di salsa calda nel piatto e ci gratto intorno altra noce moscata.
grazie roberto per avermi mandato questo provvidenziale procedimento, purtroppo è servito solamente a segnare il goal della bandiera...
Ehm..... no, non esiste il participio passato, è un verbo difettivo e quindi non ha nè participio nè tempi composti.
RispondiEliminaCuriosa questa ricetta, perchè hai usato il Fiano per spegnere il radicchio trevigiano piuttosto che del Prosecco che ( detto da una trevigiana) ci sta 'na poesia?
Sono la stessa persona che ha scritto un messaggio per la gallina e il suo brodino....avevo dimenticato di inserire il mio nome.
Un saluto
Fabiana
perchè mi piace mescolare nord e sud, come nella polenta con la burrata... :)
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