è talmente semplice che non ci sono mai riuscito. eppure da bambino la rosetta me la faceva spesso, sulla cucina a legna. quella con i dischi di ghisa da togliere per lasciar passare più caldo, quando buttava il pomodoro nell'olio caldo insaporito con l'aglio. un minuto, non di più. giusto una scottata, e poi dentro la pasta. anche la moglie del rosticcere, quella sera che passai a chiederle se aveva ancora del pane: così stanca, disse, da voler solo andare a casa e farsi una scarpara veloce. allora glielo chiesi, qual era il segreto. e lei disse che non ci sono segreti, basta scaldare l'olio con l'aglio, buttarci il pomodoro, una manciata di prezzemolo e un'aggiustata di sale, ed è fatta.
eppure sono vent'anni che ci provo, e ancora gli spaghetti alla scarpara non sono come quelli che ti fanno in liguria. datemi il segreto.
eppure sono vent'anni che ci provo, e ancora gli spaghetti alla scarpara non sono come quelli che ti fanno in liguria. datemi il segreto.
il segreto è il pomodoro, quello buono
RispondiEliminacredo
l'ingrediente segreto sei tu, diceva kung-fu panda
RispondiEliminano volevo solo dirti che se i gugol metti "alla scarpara" tu vieni fuori per terzo Matte
RispondiEliminamicacazzi
aggiornamento: per secondo!!!
RispondiEliminaQuando andavo a Vernazza l'ho mangiata e vista fare più volte, al risorante però. Innanzitutto origano e non prezzemolo, poi una padella di ferro e molto, molto fuoco saltandola in continuazione a concentrare il sapore.
RispondiEliminaMaruzzella