24 settembre 2010

il piatto per il viandante

ogni volta che càpito da casa sua c'è una pentola sui fornelli, con qualcosa di pronto. come se il cibo cucinato fosse lì ad aspettare un ospite di passaggio occasionale, uno di quelli che citofonano senza avvisare, e salgono a fare due chiacchiere. questa volta era un profumo di funghi, che non corrispondeva per niente alla padella con peperoni verdi, quelli stretti e lunghi che non so come si chiamano, saltati in padella a fuoco lento con un filo d'olio, uno spicchio d'aglio, un po' di capperi e, forse, un'acciuga. li spiluccavo distrattamente con una mano, mentre con l'altra coccolavo un cane, mentre il cervello si rilassava, mentre ascoltavo.

4 commenti:

  1. ah. forse i capsicum annuum detti in espana o canaria pimento do padròn...
    sono i miei prefe.
    ma qui ci sono solo più allungati che non sono la stessa roba.
    a roma quelli lì li chiamano friarielli (che a napoli son le cime di rapa).
    da provare, oltre che in quel modo lì saltati con aglio, messi nel forno senza niente appena appena oliando la teglia e quando sono abbrustoliti del sale grosso buttato sopra.

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  2. sì in galizia sono i pimientos de padron. che non è il padrone ma il paese di padròn, che è vicino a santiago. lì hanno l'abitudine di servirli aggiungendone uno piccantissimo, che non si distingue dagli altri. visto che in españa todo es para compartir, c'è uno sfigato nel gruppo che se lo becca.

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  3. Caprotti vende i friggitelli. Fritti sono molto simili: buoni-buoni. In Spagna, però, se li friggono-friggono-friggono. Nel desiderarli e mangiarli, son come le ciliegie. Nel digerirli, un po' meno...

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  4. friarelli...qui si chiamano cosi'. gli orobici pero' non friano proprio nulla. per cui li fanno crudi a striscette. con grana padano,  non proprio grattugiato... direi miniscagliato sopra. c'è chi ci mette una goccia di balsamico. love.

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