hai lasciato: piazze piene, urne vuote, tremori gentili tracce sottili tracce profonde sugli zerbini dei miei pianerottoli
mancano: le tue parole sul niente, il calore bagnato sporco che avevo, il dispiacermi di non bastare.
siamo rimasti a guardare un desiderio qualche volta noioso
e non sarai mai un'emozione da poco
hai lasciato: masala tandoori, anice stellato, semi di cipolla, cumino, altri semi non specificati, cannella, chiodi di garofano, curcuma, un giardino zen, un lettino da meditazione
mancano: un chilo di cardamomo (che te ne fai?), una pentola, un orologio da muro che ogni mattina mi ricorda che ora non è, l'annaffiatoio per le piante del terrazzo, il bruciatore di incensi, le incisioni indiane
ho aggiunto: una vaschetta di pesci misti per frittura, una di filetti di dentice, una di filetti di triglia, una di seppie. aglio tritato, cipolla, prezzemolo (troppo), sale, pepe
per fortuna c'era: la strega che sa fare il cus cus già pronto, il vino che una volta era tokaj e ora si chiama friulano, i formaggi avanzati, le puntarelle e per finire la crema allo zabajone.
(grazie agli offlaga disco pax per la gentile ispirazione)
26 marzo 2013
24 marzo 2013
I dilemmi della bolognese
Ho fatto delle cotolette alla bolognese, ma ho dimenticato la besciamella. Andrò all'inferno?
Le ho fritte nell'olio invece che nel burro. Verranno a prendermi?
Nel dubbio ne ho fatte alcune di vitello e alcune di pollo. Dove ho sbagliato?
Le ho fritte nell'olio invece che nel burro. Verranno a prendermi?
Nel dubbio ne ho fatte alcune di vitello e alcune di pollo. Dove ho sbagliato?
19 marzo 2013
Orate e frittate
Appena arrivata a casa, neanche ti siedi un attimo sul divano, subito in cucina. Sgusci un chilo di fave, che poi alla fine ne vengono fuori tre etti se va bene. Metti a bollire l'acqua, ci butti dentro le fave, tre minuti dopo le scoli. Aspetti che si raffreddino un po', poi le spelli ad una ad una. In tutto ci metti quasi due ore. Poi rompi sei uova, le sbatti un po' col pecorino grattugiato, un po' di sale e pepe. Versi tutto dentro una teglia da forno abbastanza grande.
Poi, non si sa bene per quale ragione, apri il frigo. Ed ecco lì, sotto il tuo naso, che non si sa come non le avessi viste prendendo le fave, prendendo il pecorino, prendendo le uova. Due belle orate comprate sabato e da mangiare subito, perché il pesce si sa, è come l'ospite, dopo tre giorni eccetera.
Tiri porconi.
Sciacqui le orate, che per fortuna ti ha già pulito il pescivendolo gentile della Coop, le irrori di succo di limone, le riempi di un mix di pangrattato e aromi, le metti in una teglia e le ricopri con l'avanzo di pangrattato e le metti in forno.
Mentre poi mangiate le orate, cuoci in forno anche la frittata di fave, che visto che ormai c'è, può fare da schiscetta.
Poi, non si sa bene per quale ragione, apri il frigo. Ed ecco lì, sotto il tuo naso, che non si sa come non le avessi viste prendendo le fave, prendendo il pecorino, prendendo le uova. Due belle orate comprate sabato e da mangiare subito, perché il pesce si sa, è come l'ospite, dopo tre giorni eccetera.
Tiri porconi.
Sciacqui le orate, che per fortuna ti ha già pulito il pescivendolo gentile della Coop, le irrori di succo di limone, le riempi di un mix di pangrattato e aromi, le metti in una teglia e le ricopri con l'avanzo di pangrattato e le metti in forno.
Mentre poi mangiate le orate, cuoci in forno anche la frittata di fave, che visto che ormai c'è, può fare da schiscetta.
9 marzo 2013
Troticidio
"Come posso spiegarglielo, Signor Commissario? No, non è andata come le altre volte. Ho fatto del mio meglio Signor Commissario, ma una trota è una trota. Lei sa, cosa vuol dire. L'altra volta volevo solo sfilettarla da cruda e l'ho massacrata! Non lo feci per cattiveria, ma per inadeguatezza. Mi sono molto dispiaciuto... ho anche chiesto scusa... alla trota! Giuro! Mi sono quasi commosso. Lo so che è sempre tutto troppo tardi, ma l'ho fatto, Signor Commissario. Questa volta no, guardi, l'ho messa pulita con l'olio, il rosmarino, la salvia e l'alloro dentro e sopra, su un bel foglio di carta stagnola; sembrava la sepoltura di un antico guerriero. Con tutti gli onori... odori.... mi capisca. L'ho quasi cremata , ma nel forno per mezz'ora. Sta brutta trota non cuoceva mai! Ma mica la solita storia al cartoccio, no, in padella ho messo lo scalogno con il burro, non sarà dietetico ma fa figo, dicono. Le zucchine e l'aglio quasi subito con po' d'acqua per non farle attaccare e poi il prezzemolo. Dall'altra parte ho cotto il couscous, quello palestinese grezzo. Quello che devi sciacquare prima per non trovarci dei sassi... no non è una battuta sull'intifada, c'è scritto sulla confezione! Alla fine sotto il cuos, sopra le zucchine e in cima la trota sfilettata calda. Ah uno spruzzo di limone... la prossima volta compro anche la menta. Ora posso fare una telefonata al mio dietologo?"
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