le fave, queste sconosciute... pitagora le vietava, alcuni sono talmente allergici da morire al solo odore. a milano le trovi rinsecchite, mezze marce, quando sono sane sono più grandi dei fagioli grandi, allappano e non sanno di niente. ovvio, qui pochi sanno che esistono, forse qualcuna la trovi, inutile, nel minestrone. all'idea di mangiarle crude il milanese-tipo sgrana gli occhi, quasi come quando gli dici che per colazione, in liguria, si puccia la focaccia nel cappuccino.
ma prova a varcare il turchino, o i giovi, e sotto pasqua puoi trovare quelle vere, fresche, da mangiare crude. da bambino mi piaceva passare il dito all'interno del baccello e sentirne il velluto morbido, tra una fava e l'altra. o farle uscire dal baccello spremendolo e facendole scorrere fino all'uscita.
le fave devono essere piccole e chiare, tenere e croccanti, dolci. lasciano solo un po' di pizzicorino sulla punta della lingua. legano leggermente la lingua, per questo vanno accompagnate con qualcosa di salato che stimoli la salivazione: ottimo il pecorino o il salame non piccante, o anche solo un po' di sale.
ma prova a varcare il turchino, o i giovi, e sotto pasqua puoi trovare quelle vere, fresche, da mangiare crude. da bambino mi piaceva passare il dito all'interno del baccello e sentirne il velluto morbido, tra una fava e l'altra. o farle uscire dal baccello spremendolo e facendole scorrere fino all'uscita.
le fave devono essere piccole e chiare, tenere e croccanti, dolci. lasciano solo un po' di pizzicorino sulla punta della lingua. legano leggermente la lingua, per questo vanno accompagnate con qualcosa di salato che stimoli la salivazione: ottimo il pecorino o il salame non piccante, o anche solo un po' di sale.
e si possono cucinare in tanti modi. uno dei miei preferiti è un piatto romano che si chiama "primavera"- prossimamente su questo blog:)
RispondiElimina(uff milano. zucchine giganti, cicoria inguardabile, puntarelle quasi introvabili- e ora anche le fave)
le zucchine di milano sono più simili ai cetrioli, che alle zucchine. che poi in liguria (che ci vuoi fare, vengo da lì), sono maschili. a me pare coerente...
RispondiEliminahai mai provato il purè di fave (fatto con quelle secche) con la cicoria bollita, un filo d'olio e un po' di pane? era un piatto povero pugliese, io lo trovo buonisimo!
RispondiEliminaP.S. ti dispiace se ti linko?
devo abituarmi all'idea che le fave si possano cuocere...
RispondiEliminano che non mi dispiace!
il purè di fave è una delle cose più buone del mondo! (peccato che la cicoria sia inesistente qui)
RispondiEliminaio milanese conosco le fave in quanto abbonata a sale e pepe dove le mettono spesso in qualche ricetta (pure con la pasta)
RispondiEliminaperò in effetti non saprei bene dove comprarle e nell'elenco della verdura del gas non le ho mai viste :(
Come oramai si sarà compreso, rompere le palle è un'attività nella quale sono piuttosto esperta. Vi informo perciò che le la coltivazione delle fave è tipica del Centro-Sud (Umbria, Lazio, Campania, e soprattutto Puglia) e, in misura assai inferiore, del Nord-Ovest (Liguria e Piemonte, dove però, in genere, il prodotto si consuma solo fresco e nella sua breve stagione; mentre al Sud lo si fa anche seccare, come ogni altro legume, per consumarlo poi durante l'anno). Perchè? Francamente, lo ignoro - dovete chiedere lumi ad un agronomo. Baci.
RispondiEliminaLa giusta morte delle fave è nel "Maccu", piatto tipico Ragusano.
RispondiEliminaNel blog troverete la ricetta e un'invitante foto.
PS:
il blog non è mio l'ho cercato appositamente per darvi la ricetta.