24 novembre 2008

Di viaggi e di assaggi

Ricetta complicata, questa. Perchè occorre avere un'amica campana che vive a Roma, occorre andarla a trovare un fine settimana ed occorre avere spazio in valigia per una mezza zucca che arriva dall'orto della sua mamma. Poi occorre avere un fratello che organizza un contest di lasagne ed una delle lasagne dev'essere di zucca e funghi e devi pensare ùh, buoni insieme. E poi occorre partecipare ad un blog di cucina ed alla cena nata da detto blog ed infine amare le zuppe.
A tutto questo occorre aggiungere due porri fatti soffriggere nell'olio, farli raggiungere dalla zucca e poi coprire il tutto con brodo vegetale. Far cuocere il tempo di una ceres e buttarci dentro dei porcini secchi fatti rinvenire in acqua (50 grammi, perchè i 100 che ci ho messo io sono davvero troppi), continuare la cottura il tempo di quattro chiacchiere e poi passare con il minipimer.
[io non posso più vivere senza minipimer, non so come ho fatto sinora, datemi un minipimer e conquisterò il mondo].
Impiattare e tentare delle decorazioni con panna: la stella somiglierà al guano di piccione, il quadrato ad un ideogramma, il cerchio ad un Mirò e Dio invece viene proprio bene; immensa soddisfazione il gocciolamento ab cazzum e gli altri due non li ricordo.
Così a naso direi che la panna può anche essere buttata nel pentolone e rimestata lì, ma non vorrai mica mortificare l'artista che c'è in te?!

1 commento:

  1. una guerriera sorniona e piena di sole imbraccia un ideale e un miniper...con la stessa audacia.

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