...ecco, se non ne ho voglia non c'è trippa per gatti (ma non ce ne sarebbe neanche per me, sicuro).
Quando non ne hai voglia dai una ravanata al frigo e ci scopri dentro un pezzo di torta salata fatta domenica.
Certo, ti viene il dubbio che non vada più bene e immagini colonie di botulino pronte a farti saltare in aria, poi guardi bene l'avanzo, lo odori, addirittura lo riscaldi e lo assaggi.
E scopri che è buono.
E' che domenica ne avevo voglia e avevo in frigo un pezzo di ricotta piemontese, il seiras.
E avevo anche spinaci freschi freschi di banchetto del contadino, di quelli che serve un ettolitro d'acqua per lavare via il terriccio ma sai che differenza con quelli surgelati...
E le uova, quelle non del contadino perché sono pericolose.
Dunque domenica ho passato in tegame le fogliette di spinaci con due spicchi d'aglio e un pezzetto di peperoncino del mio orto e un filo d'olio, ho lasciato sfreddare e poi ho aggiunto tre uova intere, il seiras, un pizzico di sale, una macinata di pepe e la saporita. Non ditemi che non sapete cosa sia la saporita!
Ho foderato una teglia rotonda con la pasta sfoglia e ci ho messo dentro il mio miscuglio contadino; ho fatto i ghirigori con i ritagli della sfoglia e ho spennellato con il rosso d'uovo, poi in forno.
Ecco, questa è la parte che mi piace di più: io sono drogata di forno. Quando avevo la lavatrice con l'oblò ero drogata anche di lavatrice: la guardavo girare, mi piaceva il miscuglio della roba...e il forno, lo guardo fare le magie al cibo, farlo crescere o dorare o soffriggere o sobbollire. Lo guardo fare le magie, sì.
Quindi lo osservo, a fasi alterne, fino a che ai miei occhi la magia è compiuta.
E sai cosa? Era buona domenica, la torta salata, e anche oggi.