25 giugno 2012

DIFFICILE REPERIBILITA'

In un libro  - “Di seta e di sangue”, di Qiu Xiaolong -  è riportato questo brano:

“La narrazione venne interrotta dall’apparizione di Nuvola Bianca che portò i quattro piatti freddi con le specialità della casa su un vassoio d’argento
<lingue di passero fritte, zampe d’anatra marinate nel vino, occhi di bue stufati, labbra di pesce cotte al vapore nelle zenzero – disse lei – preparati secondo il menu originale ritrovato nella magione.>”

Pensavo che fra i quattro l’unico preparabile in Italia è il piatto di occhi di bue stufati. Le lingue di passero sono di difficilissima reperibilità, le zampe d’anatra magari sì, ma al massimo due, le labbra di pesce – interessantissima ricetta – di quale pesce? Mica uno a caso!
Invece, chiedendo al macellaio, magari uno potrebbe procurarsi un tot di occhi freschi da cucinare. Il problema è la ricetta che non è facile da trovarsi.


14 giugno 2012

PollOspedaliero

Giuro e spergiuro, l'ho mangiato ieri in mensa in ospedale, in pausa cena durante il turno. E ho deciso di replicare presto a casa, che senza atmosfera di mensa intorno verrà ancora meglio.
Semplice e rapido: pollo sfilettato o spezzettato o dadinato, come vi aggrada di più (quello nel mio piatto ieri era a straccetti, saltati in padella); pomodorini ciliegini tagliati a quartini, olive nere sminuzzate, qualche rondellina di sedano fresco. Il tutto condito con sale olio e limone, ma a casa di sicuro mi sbizzarrirò con qualche aggiunta: ad esempio, per me i semi di papavero o di sesamo ci stanno che è una meraviglia.
Et voilà, insalata fredda di PollOspedaliero.

7 giugno 2012

quanto ci mettono a cuocere le patate al forno?

la prima risposta che mi viene da dire è che dipende dalla temperatura del forno, dalla freschezza delle patate e dal tipo di taglio.
il consiglio migliore che posso dare a chi si ponesse questo problema è di tagliare in due le patate per il lungo, poi tagliarle a fette di circa mezzo centimetro, in modo da ottenere delle specie di mezzelune. poi di oliare la leccarda, passare le patate una a una sull'olio e poi disporle tutto intorno, un po' sovrapposte, in modo che siano oliate da entrambi i lati. una spruzzata di sale e un rametto di rosmarino e sono pronte per essere infornate, a duecentoventi gradi.
ora il trucco: per sapere quando sono cotte mettete al centro della leccarda un dentice con la pancia piena di erbe aromatiche. quando è cotto lui, sono pronte anche le patate.

6 giugno 2012

ritorno al futuro

questa ricetta non l'ho mica ancora fatta, presumibilmente la faccio stasera.
però, essendo come mcfly e cioè non codardo, sono confidente quindi la scrivo subito, altrimenti va a finire come con la zuppa di vino di capodanno, che voi l'avete vista? no. infatti.
ma questa. questa. questa non l'ho ancora fatta ma si fa così:
abbiamo delle mazzancolle che dobbiamo pulire dal budello nero che c'è sulla schiena, che altro non è che quella roba li. per fare questo va tolto anche il carapace ma questo ci vien buono per dopo quando mangeremo.
io tolgo anche la testa, ma voi fate come volete.
però prima, o nel frattempo se siete trini, occupatevi degli asparagi.
si ci sono anche gli asparagi.
le punte ce le teniamo intere, i gambi li facciamo a rondelline. entrambi li facciamo andare in acqua bollente salata per un po'.
dopo salterei un po' tutto con olio e magari timo. a un certo punto tolgo le punte e continuo con i gambi a rondelle sfumandoli con un po' di vino bianco aggiungendo masala (una nota miscela indiana di spezie di colore giallo-arancio).
tutta questa robetta, con aggiunta d'olio, la frullo con un po' di acqua di cottura e ottengo una cremina.
torno alle mazzancolle che faccio saltare (poco) con olio agliato, poco poco pepe e ancora timo, come richiamino.
abbiamo finito: disponiamo le mazzancolle con le punte di asparagi e inondiamole con la cremina.
vogliamo metterci sopra un gambino di timo? mettiamocelo dai.