30 agosto 2014

Il curry è il mio nuovo credo

Dose per 6 persone

480 gr di riso (vialone nano, ma per chi ama il carnaroli faccia pure con quello ;P)
2 zucchine medie
sedano-carote- cipolle-zucchine
burro
pepe nero
curry
grana

Procedimento:

Tagliare a cubetti sedano carote e cipolle (per chi non si vuole cimentare va benissimo il soffritto misto) e metterle in una pentola con una noce di burro e un filo d'olio e tagliare i culetti delle zucchine, lavarle e grattuggiare le zucchine con la lama grande della grattugia e aggiungerle al soffritto, salare e pepare e lasciare soffriggere in seguito bagnare con mezzo bicchiere di vino bianco.Versare il riso e farlo tostare fino a far sfumare il vino, poi bagnare man mano con brodo vegetale fino alla cottura, a metà aggiungere 4 cucchiai di curry.In una ciotola preparare il tutto per la mantecatura 50 gr di burro, 4 cucchiai di grana e un cucchiaini di pepe nero.

Servire all'onda.

7 luglio 2014

se non è zuppa è amore

"devi comprare una zuppa pronta, lasciarla scadere, fare appassire cipollotti e patata nel frigo ed io poi te la faccio" 

24 febbraio 2014

maiale alla birra

Prendi un teglione
fai uno strato di cipolle affettate fine, ma tante
metti della coscia di maiale quella con grasso e cotenna, diciamo due fettone
fai un tritino di aglio sale pepe cumino e ne spalmi la cotenna
metti tipo due o tre mele tagliate a spicchi
inforni a 200 per mezzora
versi una lattina di birra
cuoci ancora per unoraemmezza
ogni mezzora giri la carne
filtri il liquido di cottura
lo metti in un pentolino e aggiungi senape e farina per addensare
servi carne cipolle e salsa

è buono

approfitterol

io non sono un tipo da dolci.
sono convinto che il mondo dei cucinatori sia diviso tra i salati e i dolci. i salati amano improvvisare, fare con quello che c'è, correggere e cambiare a metà dell'opera. in qualche modo si salvano sempre, decidono all'ultimo secondo la voglia e se qualcosa va male, possono sempre dire che la strada delle grandi invenzioni è lastricata di quasi successi.
i dolci, invece, sono metodici. pianificano con precisione, preparano un gantt mentale delle fasi della cucina, tengono sotto controllo la temperatura, il tempo, l'umidità, il peso esatto. guai a sgarrare di un millimetro. se cucinano senza ricetta è perché l'hanno mandata a memoria, e ormai è indelebile.
io non sono un tipo da dolci, sono un impreciso imperfetto emotivo salato.
per questo quando ho visto la ricetta dei bigné, ho pensato ai profiterol. ci provo, mi sono detto. non amo fare i dolci, faccio solo lo strudel della nonna ma solo per motivi affettivi. il profiterol non è stata una scelta dettata da un fine, ma da un punto di partenza (la ricetta dei bigné trovata per caso sul corrierone), e dalla voglia di giocare, accettando l'eventualità di sbagliare e buttare via tutto, ma sapendo che nel mezzo ci si è divertiti.
e chissenefrega se i bigné nel forno si toccano
e chissenefrega se appena tirati fuori, se si agitano si smontano
e chissenefrega se la temperatura e il tempo di cottura li ho beccati solo per l'ultima, definitiva, marginale infornata
e chissenefrega se ci va mezzo pomeriggio
e chissenefrega se non avevo mai usato una tasca da pasticcere e mi sono inzaccherato le mani: leccarsi via la panna poi è un piacere
e chissenefrega se la crema pasticcera non è la copertura giusta, era buonissima lo stesso.

e poi ho anche vinto alla gara delle macchinine, dopocena, alle quattro del mattino.